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 i lettori 

 

 

in rigoroso ordine alfabetico
(eccetto l'ultimo membro)

 

 

Si racconta che dopo un sogno premonitore nel 2009 fondò i lettori d'Assalto e che il mattino dopo li vide recitare nella piazza sotto casa, in un vecchio film russo del 1910 e nell'armadio della stanza degli ospiti. Oggi ascolta, parla, legge, ride (e di notte a volte danza sguaiatamente).

 

Emanuele Buganza

 

Con il sorriso già splendente, seppur sdentato, su quel visino appena nato, veniva al mondo Anna Rita, il vicino 22 maggio del 1980.

Alla nascita i genitori, ignari, chiedevano al medico: “E’ maschio o femmina?”… “è clown!!!”

Il carattere si dimostra mansueto e accondiscendente, seppur sempre sorridente, e prima dei 10 anni tutti se la ricordano come una bimba allegra ma “tranquilla”.

Questo era solo l’inizio…si sarebbe scoperto in seguito il reale temperamento di un clown in incognito!

In famiglia l’ipotesi dell’artista squattrinata non era contemplata e tentarono in tutti i modi di scoraggiarla.

Per far perdere le sue tracce e non dare adito a scomode dicerie ha seguito percorsi alternativi che l’hanno portata a vestire i panni dell’architetto per svariati anni.

Si è trattato di un depistaggio in piena regola tanto che, fino al 2009, nessuno, si sarebbe mai aspettato che avvenisse ciò che si era tentato di scongiurare per quasi 30 anni.

Da allora si sono perse le sue tracce. Alcuni raccontano di lei tra pupazzi e burattini con cui gioca alla vita, altri dicono di averla avvistata di recente a frugare in libreria alla ricerca di sogni da raccontare.

Una cosa è certa…sta vivendo! E sta ancora sorridendo!

Anna Rita Anselmi

 

 

Nasce più o meno a mezzanotte e mezza dell'ormai un po' lontano 26 giugno 1991 da genitori calabro-polacco-abruzzesi... a Milano. Non contenta, ad otto anni comincia a cercare la Madonna in vari contesti performativi sotto vesti poliedriche, da comparsa parlante sussurratrice a ripetizione della parola "rabarbaro" a sexy-clown; da cipolla rossa di Tropea in studi individuali rimasti ahimè ancora inediti a ruoli decisamente più consueti, scritti da gente che lo sapeva fare come Bertolt Brecht, Tennessee Williams, William Shakespeare, Karl Valentin e Pier Paolo Pasolini; sconfina anche come modella per caso e... manipolatrice??! di burattino bianco su nero. Attualmente frequenta la scuola per attori del Teatro Stabile di Torino, ed è proprio grazie alla sua permanenza in questa meravigliosa, magica città che incontra i Lettori d'Assalto nell'estate 2013: forse Liliana non ha ancora trovato la Madonna, ma quel che è certo è che al momento, in effetti, non ha proprio niente da dire

 

Liliana Benini

 

Nasce alle ore quattordici (mi raccomando con "o" chiusa) del 02 aprile 1986, per poco pesce d’aprile, cosa che ammettiamolo avrebbe segnato la sua credibilità per sempre (va beh per fortuna non è andata così..) Comunque.. Nasce a Torino da padre piemontese e madre parigina.. Da subito non ama molto gli studi, (poi lo ha fatto comunque eh, ma controvoglia) preferisce giocare.. Giocare un sacco e fare sport.. Tutti quelli possibili e immaginabili.. Poi a 19 anni l’illuminazione: inizia a studiare.. Università di Torino, Scienze della Mediazione Linguistica per il doppiaggio cine-televisivo! Perfetto compromesso vista la sua binazionalità italo francese e la voglia di continuare a giocare o “jouer”, come si direbbe in Francia. Inizia un percorso parallelo: da un lato l’adattamento di copioni e le traduzioni, dall’altro la recitazione.. Teatrale, cinematografica, poi il doppiaggio, gli speakeraggi.. E si fa prendere la mano tra amici, festival, eventi e.. Letture.. Così si ritrova tra i Lettori d’Assalto. Li segue per i primi due anni.. Breve pausa in seguito.. Per poi ritrovarli più uniti che mai nel 2014!!! E così ha inizio l’avventura vera e propria..

 

Sara Camoletto

 

Chiara Francese

 

Chiara Francese "è solo un nome" (come disse Guglielmo Scuotilancia), che quasi nessuno usa mai. Non si sa per qual motivo, finiscono tutti per chiamarla Francesca, forse solo per poter Battisticamente aggiungere "non è Francescaaaaa". Chiara dunque è un piccolo, allegro, kitsch e isterico concentrato di 6 personalità (ChiaraWandaUtaEvaVeraWalt) che la fanno da padrone e imperversano nella sua vita complicandogliela ancora di più.

A Chiara PIACE mettere tutta se stessa in ciò che fa e siccome DETESTA parlare di ciò che fa, ma preferisce fare "FAREGGIA molto".
Una delle poche cose che le è sempre venuta facile fin da quando era bambina (2 giorni fa) è parlare e ascoltare. Ama alla follia trasmettere le emozioni che ha dentro tramite le parole di qualcun altro (che i suoi scritti, lei, non li legge mai). Uta (personalità romantica) pensa che provare a vestire le parole di un suono a cui potevano essere destinate sia un bel modo di nascondersi rivelandosi. 
All'inizio questa predisposizione non sembrava potersi consolidare in nulla di buono, tantomeno diventare un mestiere, ma pian piano ha preso sempre più spazio, perché la passione cresce con la consapevolezza, ovvero quando il rumore dei desideri delle vite che gli altri vorrebbero cucirti addosso si spegne, perché finalmente la tua voce diventa più forte delle altre.
E allora ha fatto tutto ciò che potesse essere umanamente possibile provare nel più breve tempo possibile (facendo al contempo altri millemila lavori per mantenersi), tipo: cirkoteatrocinemaradiotvcantoballoscritturaaccompagnatriceturisticaBLABLABLA... questo per tranquillizzarvi: è qualificata, ma preferisce rispondere ad un "Come stai?" o ad un "Cosa ti piace" che ad un ipocrita "E tu, cosa hai fatto?" o "E adesso, cosa stai facendo di bello?" usato molto spesso come convenevole dai suoi colleghi.
Quindi, se dovesse mai interessarvi capire chi è, chiedetele "cosa le piace" e raccontatele DI VOI davanti ad una tazza fumante di caffè. Occhi negli occhi e tante risate.
Perché sarà la sua fragorosa risata da Raffaella Carrà, non il suo Ego, a scompigliarvi le sopracciglia e proprio quella che la seppellirà. Milita nel festival Collisioni dalla sua nascita (sì, ho 5 anni...ma nooo!!!! la nascita del Festivaaaal ohsssssignur!) ed è una dei più longevi Lettori d'Assalto (nonchè la Vecchia)....questo dovrebbe spingerli ad ascoltarla e a portare rispetto, ma di sa...i giuovani di oggi non sono più quelli di una volta e quindi, i vecchi, loro se li inc.....ahahahahha. Prendo subito le mie medicine!

 

Anna Clara chi?
Quella con due nomi e mille soprannomi? Quella che non sai mai come chiamare e che se scegli di usare il suo nome per intero nemmeno si gira? Quella che si esprime meglio a gesti ed espressioni facciali piuttosto che a parole?
Beh che dire?! Anna Clara è così! Una puntigliosa, perfezionista e rompipalle! “Guai a voi se lasciate le bottigliette d’acqua dietro le quinte vicino al mio copione!” la sentireste sbraitare prima di uno spettacolo “è pericoloso” aggiungerebbe “e se mi bagnate i fogli vi uccido” concluderebbe.
Nasce a Torino il 13 Novembre 1993 sotto forma di scorpione, fa il suo primo piccolo grande debutto a 5 anni nelle azzurre vesti di Puffetta, trascinando entusiasticamente dietro di sé un’orda di bambini timidi e nauseati facendoli roteare fino al vomito.
Sintetizza in se Nord e Sud Italia in un energetico e letale mix di estremi. Ama l’arte in tutte le sue forme, balla disegna e dipinge da sempre ma la passione per il teatro e la recitazione è quella che brucia più ardentemente fra tutte.
Si iscrive al Liceo Linguistico Europeo e attratta dall’attivissimo laboratorio teatrale della scuola, vi si insedia dal primo anno divorando copioni senza sosta. Immune a sedativi e barbiturici, numerose testimonianze confermano che stiano tutt’ora lottando per placarla.
Si nutre di adrenalina da palcoscenico che sazia con la compagnia torinese “Doppeltraum Teatro” e quella racconigese “Progetto Cantoregi” con la quale partecipa alla XIV edizione del festival teatrale “La fabbrica delle idee”.
Attualmente iscritta al terzo anno di Lingue all’Università di Torino, lotta strenuamente per far coesistere l’impegno universitario e la passione per il teatro. 
Il Genio della lampada esaudisce il suo desiderio e le porta in dono l’eterogeneo gruppo dei Lettori d’Assalto con i quali collide “Collisioni 2014” inebriandosi di risate, letteratura e teatro a Barolo. Ma questo è solo l'inizio...!

 

Anna Clara Magni

 

Federico Palumieri

 

 

 

Chi? Federico!? Ma quello è troppo precisino, se si parla di teatro non sta zitto un attimo. D'altronde che volete, mica è colpa sua! È stato il nonno a lasciargli la vena artistica! "Ma in questa famiglia uno che voglia fare l'attore? No, eh?!" BAM compare lui (solo Dioniso sa come) il 14 settembre 1994. Non è un caso. Esattamente 673 anni dopo la scomparsa di Dante Alighieri, da cui probabilmente, secondo alcuni studi, ha ereditato il naso.
Appassionato di teatro e letteratura, recita ogni tanto qua e là da quando è piccolino. Studia tre lingue al liceo linguistico, fa teatro a scuola e coltiva instancabilmente questa passione con la compagnia torinese "Doppeltraum Teatro". Prende parte a eventi come "VociEmozioni" (con Luca Ward, Massimo Dapporto, Gianmarco Tognazzi, Edoardo Sylos Labini e Melania Maccaferri), studia doppiaggio alla "Sergio Tofano" di Torino e nella stagione teatrale 2014/2015... "Narrami, O Musa, dell'eroe multiforme, che tanto vagò, dopo che distrusse la Rocca sacra di Troia..." viene catapultato in un'esperienza formidabile: una... Odissea! Una commedia scritta e diretta da Marina Thovez. 
Essendosi iscritto nel frattempo alla facoltà di Lettere moderne a Torino e non sapendo ancora leggere, viene adottato dalla grande famiglia dei Lettori d'Assalto. "Che storia, 'sti lettori sono proprio forti!" sostiene. 
Seppur magro come un chiodo, mangia come un bue e diventa la voce ufficiale di "Àmati", un progetto che promuove una sana cultura alimentare. 
Tuttavia si impegna costantemente a recitare per non perdere le sue, seppur scarse, capacità attoriali. 
"Essere o non essere, Shakespeare...ispirami tu!"

 — 

 

Il 26 giugno del 1995 (grazie a Dio per il vecchio secolo) alle ore... 4... No. Forse, 10? No. Vabbè, prima o poi nasce una stella. Che però, fosse in orario diurno si può fare? Non è che fanno la multa? "Nascita di stella in ZTL"... 180 euro. 
Minchia.
Di euro comincio a farmene qualcuno giusto adesso, chissà che penale... Ah, la terza persona, giusto. Quattro anni di teatro hanno fornito la polvere cosmica, e l'ultimo ha cominciato a vedere le prime reazioni nucleari. Ora, la stella è pronta a brillare! 
Poetico! Però non si capisce 'na mazza. Ok, stringiamo: Giuseppe Erba per quattro anni, un anno di Teatro Fisico, uno di Tofano, due di coro, due (e mezzo) di chitarra, e un musical! Contenti? Vado in bagno tre volte al dì, non mi piace la Coca-Cola (lo so, lo so) e sono mancino! Ecco! 
Ah... Quello. Beh, sono uno degli ultimi acquisti dei lettori, ma l'inchiostro stampato figura fra le mie perversioni notturne da tempo immemore, quindi posso affermare di sentirmi a casa. E comunque col c***o che la pago quella multa

 

Edoardo Rivoira

 

Elena Savio

 

 

Elena Savio è senza ombra di dubbio una lettrice d'Assalto

 

E' nata. E' nata sotto la congiunzione Giove-Saturno chiamata da un certo signore Kepler la stella di Bethlehem. La condivide con i grandi visionari. E' nata in un luogo e in un tempo, questo è certo. Sono incerti i luoghi, i tempi, i mondi vissuti finora. Alcuni dicono che sia cinese, altri che sia cittadina del mondo, alcuni che è decisamente italiana, o forse croata. Ha il nasino alla francese, ma anche qualcosa di tedesco. Legge in silenzio. Si trasforma in una piantina. O in un drago. Ha le capacità di una maga. Ma chi è? Nina.

 

Nikolina Silla

 

 

 

Una persona modesta: nasce il 24 (numero del re) luglio 1993 a mezzogiorno (l’ora dei re) sotto il segno del Leone (il re). Nonostante questo, gira con le toppe alle camicie e le scarpe rotte, viaggiando a cavallo di una bici salvata da un canale o di un’auto tenuta insieme col fil di ferro. Dai dodici anni tortura disperati spettatori nei più disparati contesti. Studia recitazione classica ma si annoia, ripiega sul cabaret sul Teatro-Canzone e infine si tuffa in una scuola di teatro fisico. Legge, urla, mima, canta, balla male ed è creatore di una radio che trasmette da un citofono. Col suo compare Daniele Vico fonda il temibile Duo Di (di che cosa non si sa), che col suo cabaret musicale dal sapore anni Sessanta terrorizza ormai da qualche anno Torino e dintorni. Fonti attendibili affermano che il suo obiettivo finale sia la conquista del mondo. Modestamente.

È coi Lettori dal 2009: non sono mai riusciti a liberarsene.

Davide Simonetti

 

 

Dicono che Stefania Ventura sia una lettrice d'Assalto 

 

 

Stefania Ventura

 

Daniele Vico
(a sinistra in basso)

 

 

E' confermato che Daniele Vico sia un lettore d'Assalto

 

Soprano di nascita, a Torino il 18 luglio 1988 nasce Marta con le sue, a tratti invadenti, ottave.

Innamorata delle storie, si lancia nel raccontarle a grandi e bambini, scoprendo di poter fare tonnellate di lavori ogni settimana tra mondi socio-educativo-artistico-creativi che permettano alla sua energia di consumarsi in modo utile per il buonumore di chi le sta intorno. L’amore e la passione per il teatro e la letteratura diventano anche studio e lavoro: scuola di recitazione Sergio Tofano, scuola di doppiaggio diretta da Mario Brusa, laurea specialistica sulla pedagogia teatrale attraverso il clown e impegni professionali che variano dalla maestra di teatro (dal 2013 ormai approdata anche alla scuola di musica di Ron) all’attrice folle (progetti di teatro ragazzi; “La bellezza salvata dai ragazzini” per la regia di Gabriele Vacis; non ultima l’esperienza di vestire i panni della svitatissima Maga Glitterina per Rai 2 nel 2011). La sua inclinazione naturale a parlare agli sconosciuti la porta a vivere esperienze di teatro in posti più o meno casuali d’Italia (Parole à la carte, per far vivere racconti e poesie al tavolo dei ristorantini della Sardegna) e del mondo (esperimenti di teatro in Buenos Aires).
Ultimamente l’hanno avvistata (più che altro, udita) approfondire tecniche di vocalità e canto leggero presso l’accademia di canto funzionale dell’Istituo Modai. E se passate sotto casa sua la sentirete esercitarsi con una fiammante concertina sulle note della Vie en rose.

 

 

 

 

Marta Zotti
 

 

 

Francesco Caligaris, redattore editoriale e animatore socio-culturale (due qualifiche che gli procurano innumerevoli "Eh?", "Cosa?", "Arredatore?", ecc.), ama gli scambi tra universi letterari e mondi reali: perciò legge, corregge, vive, riscrive tutto quello che gli capita.

Tende a perdersi nella lettura appassionata di pagine di qualsivoglia natura (soprattutto se ostiche e misconosciute), nella comparazione tra autori, opere, generi, nella revisione un po’ ossessiva di testi altrui o propri (dialoghi, sonetti, ecc.).

A volte “si ritrova” accompagnando adulti, giovani, adolescenti, ragazzi in laboratori di scrittura o in percorsi che mettono al centro letteratura e altri elementi che rendono la vita davvero viva (musica, vivande, ecc.).

Si districa tra svariati lavori e numerose appartenenze (oltre ai Lettori d'Assalto, equiLibri digitali, Snodi, Asai, ecc.) portando in giro ideali matasse colorate che colleghino biblioteche, teatri, piazze, scuole, circoli, librerie, ecc.

Gli piacciono assai le parentesi (in quanto permettono il moltiplicarsi delle digressioni e delle dimensioni di un discorso) e gli "eccetera" (perché evidenziano che resta ancora qualcosa da complet    

Francesco Caligaris
          (detto Ultimo Membro)

 

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